L’IC Mirano 2 ospita la campagna MOIGE contro il cyberbullismo
Il 14 novembre, l’IC Mirano 2 sarà il prossimo punto di arrivo del tour “Educyber Generations” del MOIGE, un progetto volto a promuovere un uso sicuro del web e a contrastare il bullismo e il cyberbullismo. La campagna si propone di sensibilizzare gli studenti sui rischi legati alla navigazione online, cercando di tutelare la loro sicurezza digitale. Secondo recenti ricerche, quasi uno su due ha subito episodi di prepotenze online, e il 60% dei casi di cyberbullismo è dovuto alla mancanza di adeguati controlli.
Il programma della giornata: formazione per studenti e genitori
Giovedì 14 novembre, il centro mobile del MOIGE arriverà all’IC Mirano 2 alle ore 8:30, pronto a dare il via alla giornata formativa. Il tour nazionale toccherà 10 tappe in tutta Italia, puntando a sensibilizzare i giovani sull’uso consapevole della rete. Dalle 9:00 alle 13:00, si terranno tre sessioni di formazione, ciascuna della durata di 50 minuti, condotte da Claudia Polci e Ludovica Vitarelli, psicologhe della task force anti-bullismo del MOIGE. I temi trattati riguarderanno la sicurezza online, le problematiche legate al bullismo e al cyberbullismo, e come prevenire comportamenti rischiosi.
I risultati di uno studio sul cyberbullismo: dati preoccupanti
Un recente studio, condotto dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha coinvolto 1.788 studenti delle scuole medie e superiori e ha rivelato dati preoccupanti. Circa un adolescente su 3 (35%) accetta richieste di amicizia o di contatto da parte di sconosciuti online, una percentuale che è aumentata rispetto al 30% registrato nel 2022. Inoltre, il 20% di questi ragazzi ha incontrato di persona gli sconosciuti con cui aveva interagito online, un comportamento ad alto rischio che spesso viene sottovalutato dai minori.
Il pericolo di contatti sconosciuti e foto personali online
L’81% degli intervistati ha dichiarato di avere tra i propri contatti dello smartphone persone che non ha mai incontrato di persona, ma con le quali ha condiviso il proprio numero telefonico. Di questi, il 14% ha meno di 15 anni. Cresce anche il numero di ragazzi che condividono foto personali online: il 9% ha ammesso di farlo, con un aumento rispetto al 7% del 2022 e al 6% del 2020. Ciò che preoccupa di più è l’età: il 6% di chi ha condiviso immagini personali ha meno di 15 anni.
Internet come unica fonte di informazione: un dato allarmante
Un dato particolarmente preoccupante emerge anche sul fronte dell’informazione. Per oltre il 22% degli intervistati, internet è l’unica fonte di notizie, mentre il 78% si affida anche ad altre fonti. Solo il 17% dei ragazzi verifica sempre ciò che legge online, un dato che è leggermente migliorato (+2%) rispetto all’anno precedente. Questo comportamento incauto, unito alla responsabilità dei social media, rende i giovani vulnerabili e li espone a rischi che potrebbero essere evitati con maggiore consapevolezza.
Cyberbullismo in aumento: un fenomeno che non si arresta
Anche i dati sul cyberbullismo restano allarmanti. L’8% degli intervistati ammette di utilizzare foto o video per prendere in giro qualcuno, un comportamento che registra un costante aumento: nel 2022 era il 6%, mentre nel 2019 il 5%. Il 17% degli studenti afferma di averlo fatto almeno una volta, mentre il 45% ha dichiarato di essere stato vittima di qualche forma di prepotenza, con il 34% di questi casi legati a violenza verbale. Inoltre, il 49% dei ragazzi intervistati naviga abitualmente senza utilizzare filtri anti-porno, dimostrando una crescente necessità di educazione alla sicurezza online.
La campagna “Educyber Generations” e i suoi obiettivi
“Educyber Generations” è la campagna promossa dal MOIGE, sostenuta da Enel Cuore Onlus e in collaborazione con Polizia di Stato, ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), Google e Poste Italiane. Questo progetto ha come obiettivo quello di sensibilizzare gli studenti sui rischi di internet, responsabilizzare gli insegnanti e stimolare i genitori a ricoprire un ruolo più attivo nel controllo delle attività online dei propri figli.
L’ottava edizione della campagna coinvolge 300 scuole, circa 75.000 alunni, oltre 2000 docenti e 150.000 genitori su tutto il territorio nazionale, cercando di rendere le nuove generazioni più consapevoli dei pericoli legati alla navigazione online e più preparate ad affrontarli con responsabilità.
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