L’Equal Pay Day accende i riflettori sulla disuguaglianza retributiva
Il 15 novembre, la Commissione Europea celebra l’Equal Pay Day per sensibilizzare sul divario retributivo tra uomini e donne. Questa giornata rappresenta simbolicamente il momento dell’anno in cui le donne smettono di essere “pagate” rispetto ai loro colleghi uomini, considerando la differenza media nei salari annuali. Di fatto, da questa data fino al 31 dicembre, il lavoro femminile non viene più compensato in confronto alla retribuzione maschile. La data varia ogni anno in base ai dati aggiornati sul gender pay gap nell’Unione Europea.
Le donne nel turismo guadagnano meno degli uomini
Il divario salariale di genere nel settore turistico rimane un problema significativo. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, le donne che lavorano nel turismo percepiscono mediamente il 14,7% in meno rispetto agli uomini, nonostante svolgano gli stessi ruoli. Questo divario si osserva anche nella distribuzione delle posizioni apicali. Nel comparto del leisure, che comprende hotel, casinò e industrie legate all’intrattenimento, solo il 7% delle cariche di CEO è ricoperto da donne, come riportato nel documento “The Numbers Behind Women in Leadership” del World Travel & Tourism Council.
Crescita limitata nelle posizioni di leadership femminili
Nel settore leisure, i ruoli dirigenziali coperti da donne rimangono ridotti: solo il 22% tra i top manager e il 33% tra i senior manager. Questo significa che soltanto una donna su 15 ricopre un ruolo di leadership, un dato che continua a evidenziare le difficoltà di accesso a queste posizioni. Dal 2019 si osserva un lieve miglioramento: il numero di CEO donne è aumentato del +4%, mentre i ruoli manageriali complessivi sono cresciuti del +17% rispetto al 2007. Tuttavia, nel settore alberghiero, la presenza di donne manager è cresciuta solo del +2% dal 2019, senza alcuna crescita tra le CEO.
I media offrono poca visibilità alle donne manager nel turismo
Un rapporto di Women Leading Tourism rivela che le manager del settore turistico ricevono poca attenzione da parte dei media, con appena il 15% delle menzioni riservate alle donne. Questo limite contribuisce a rafforzare gli stereotipi di genere e a ostacolare una maggiore inclusività nelle carriere femminili.
Investire nelle donne per un turismo più inclusivo e competitivo
L’Organizzazione Mondiale del Turismo sottolinea che colmare il divario di genere potrebbe incrementare il PIL globale del 20% e generare quasi 300 milioni di posti di lavoro entro il 2035. La campagna #InvestInWomen invita governi, aziende e organizzazioni a investire nelle donne, dimostrando che un ambiente di lavoro equo attira e trattiene i migliori talenti.
BWH Hotels Italia & Malta promuove la parità di genere
Sara Digiesi, CEO di BWH Hotels Italia & Malta, afferma: “Nel settore dell’ospitalità, inclusione, diversità e parità di genere rappresentano valori fondamentali che vanno applicati anche nell’ambito lavorativo. Siamo orgogliosi della certificazione per la parità di genere ottenuta grazie alla collaborazione con il Winning Women Institute. Continueremo a impegnarci per la gender equality, fino a quando non sarà più necessario parlarne, perché sarà una normalità condivisa”.
Paola Corna Pellegrini, presidente del Winning Women Institute, aggiunge: “Il traguardo raggiunto da BWH Hotels Italia S.C.p.A. – Società Benefit dimostra l’impegno del gruppo nel promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, che valorizza tutto il personale senza distinzioni di genere. Questo successo non è solo un esempio positivo per il settore alberghiero, ma per l’intero panorama turistico italiano. BWH Hotels si configura come modello di eccellenza per un futuro del turismo basato su equità, rispetto e inclusione”.
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