Il tema della privacy online dei minori è stato al centro dell’evento “Minori e privacy online: verso un nuovo quadro legislativo per lo sharenting”
Organizzato da Privacy Week e BSD Legal, l’incontro “Minori e privacy online: verso un nuovo quadro legislativo per lo sharenting“, si è svolto ieri a Roma presso la Camera dei Deputati, con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra i legislatori e gli esperti del settore.
Il convegno
Il convegno, tenutosi nella Sala Matteotti del Palazzo Theodoli Bianchelli, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e accademiche. L’evento è stato aperto dalla Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, Vicepresidente del Garante per la Protezione dei Dati Personali. Successivamente, una tavola rotonda moderata dalla Criminologa e Psicologa giuridica Roberta Sacchi ha approfondito vari aspetti delle proposte legislative in esame.
Partecipanti e discussioni
Alla tavola rotonda hanno partecipato l’On. Daniela Dondi, l’On. Giulia Pastorella, l’On. Gilda Sportiello, l’Avv. Diego Dimalta e l’Ing. Angelo Leone. I relatori hanno discusso le differenti proposte di legge, evidenziando l’importanza di una regolamentazione armonizzata e complementare. In particolare, è emerso che i punti critici su cui concentrarsi sono principalmente tre.
Età minima di accesso
Un punto focale del dibattito è stata l’età minima per accedere alle piattaforme online. Attualmente, il GDPR e il D.Lgs 196/2003 permettono ai minori di 14 anni di utilizzare servizi online, ma alcune proposte di legge suggeriscono di innalzare questo limite a 15 o addirittura 16 anni. Questo per garantire una maggiore protezione dei minori e prevenire l’iscrizione autonoma dei bambini a servizi che potrebbero essere pericolosi per la loro salute fisica e mentale.
Baby influencer
Un altro argomento rilevante è stato la tutela dei guadagni dei baby influencer. Alcune proposte di legge prevedono che i proventi derivanti dalle attività sui social dei minori siano depositati in un conto corrente bloccato fino al raggiungimento della maggiore età. Questa misura mira a prevenire l’abuso economico da parte dei genitori e a tutelare i diritti finanziari dei minori.
Sharenting
Il fenomeno dello sharenting, ossia la condivisione di foto e video dei figli da parte dei genitori, è stato riconosciuto come una questione critica. Le proposte di legge attualmente in esame prevedono forti tutele per i minori, specialmente quando i contenuti hanno carattere commerciale. Tuttavia, è stato sottolineato che spesso il buon senso dei genitori non è sufficiente a garantire la protezione dei minori. È quindi necessario promuovere una maggiore consapevolezza e cultura riguardo a questi temi.
Prospettive future
La Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni ha evidenziato l’importanza del ruolo del Garante per la Protezione dei Dati Personali nell’estendere le competenze in materia di sharenting. L’On. Dondi ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra la protezione dei minori e la privacy degli utenti. L’On. Pastorella ha richiamato l’attenzione sui dati allarmanti relativi all’uso dei social media da parte dei minori e l’importanza di una regolamentazione adeguata.
Diego Dimalta, fondatore di Privacy Week e BSD Legal, ha concluso affermando che ogni sforzo sarà vano senza una forte sensibilizzazione sul tema, rivolta sia agli adulti che ai minori. La promozione di campagne di sensibilizzazione nelle scuole potrebbe essere un passo decisivo per affrontare il fenomeno dello sharenting in modo efficace.
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