Sei studenti su dieci sanno già cosa fare da grandi
Medico, ingegnere, psicologo e altri mestieri tradizionali continuano a dominare i sogni di chi sta per scegliere la scuola superiore. Solo il 20% degli studenti si dichiara ancora incerto a pochi giorni dall’avvio delle iscrizioni. Questo miglioramento è stato possibile grazie alle attività di orientamento scolastico e agli ormai consolidati “open day” organizzati dagli istituti.
Il ruolo centrale dell’orientamento scolastico
A 13 anni, i ragazzi e le ragazze devono affrontare una scelta cruciale: la scuola superiore. Ben 6 studenti su 10 dichiarano di avere già chiara la strada professionale che vogliono intraprendere, e 8 su 10 comprendono quanto questa decisione influenzerà il loro futuro. L’Osservatorio sull’Orientamento Scolastico, nato dalla collaborazione tra Skuola.net e Unioncamere, ha analizzato i comportamenti di oltre 2.000 alunni, rivelando che il 77% ha già scelto l’indirizzo di studi, un dato quasi doppio rispetto a qualche anno fa.
Attività e strumenti per scegliere con consapevolezza

Oltre tre quarti dei ragazzi, il 77%, ha partecipato ad attività di orientamento organizzate dalle scuole, e il 35% ha iniziato questo percorso già in seconda media. Il 79% ha inoltre ricevuto un consiglio orientativo da parte degli istituti, uno strumento che sta diventando sempre più conosciuto. Rispetto a dieci anni fa, gli studenti privi di un’indicazione di questo tipo si sono ridotti drasticamente.
Un altro elemento chiave sono gli “open day”: il 72% degli intervistati ha preso parte a queste giornate informative, in netto aumento rispetto agli anni passati. Questi eventi offrono una panoramica chiara sulle offerte formative degli istituti superiori.
Famiglia e tradizione: i principali influenzatori delle scelte
Nonostante la dichiarata autonomia nelle decisioni, la maggior parte degli studenti ammette di seguire percorsi approvati dalla famiglia. Quasi 9 ragazzi su 10 optano per indirizzi scolastici che ricevono il benestare di genitori o tutori. Nei nuclei familiari con genitori laureati, questa influenza cresce ulteriormente: l’80% degli studenti partecipa agli open day, e il tasso di indecisione si riduce al 10%.
I mestieri tradizionali restano i preferiti
Nonostante i suggerimenti a guardare verso professioni innovative legate alla tecnologia e alla transizione digitale, i giovani preferiscono carriere tradizionali come medico, insegnante, avvocato, giornalista o psicologo. Solo una minoranza considera percorsi come informatico, meccanico o tecnico, dimostrando che il cambiamento è ancora agli albori.
Le prospettive del Ministero dell’Istruzione
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito incoraggia gli studenti e le famiglie a valutare anche le opportunità occupazionali connesse ai percorsi formativi. Unioncamere, attraverso il Sistema Informativo Excelsior, promuove strumenti come la piattaforma Excelsiorienta, progettata con un approccio interattivo, e la piattaforma Unica, dove le iscrizioni online si integrano con i dati occupazionali.
Progetti per sensibilizzare studenti e famiglie
Tra le iniziative in corso, spicca il progetto “Che ci faccio col diploma?”, realizzato in collaborazione con Skuola.net, che mira a far comprendere l’importanza dei diversi diplomi nella costruzione di una carriera. Questi sforzi si concentrano sull’accompagnare i giovani verso scelte scolastiche più consapevoli e informate.
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