Modifica alla legge sullo status personale e polemiche accese in Iraq
In Iraq il Parlamento ha approvato una riforma della legge sullo status personale, suscitando un’ondata di indignazione sia a livello nazionale che internazionale. Il recente emendamento ha abbassato l’età minima per il matrimonio delle bambine a 9 anni, dando maggiore potere ai tribunali islamici nelle questioni familiari. Questa modifica si allinea ai principi della sharia e riduce ulteriormente l’influenza delle norme giuridiche di matrice occidentale nel Paese.
Allarme delle organizzazioni per i diritti umani
Numerosi attivisti e associazioni internazionali hanno espresso forte preoccupazione per questa decisione, considerandola un grave attacco ai diritti delle donne e delle bambine. Secondo gli esperti, questa riforma potrebbe favorire il matrimonio infantile, con conseguenze devastanti sul benessere fisico e psicologico delle minori. Inoltre, il provvedimento potrebbe compromettere il loro diritto all’istruzione e limitare drasticamente la loro autonomia.
Un passo indietro per i diritti delle donne
La legge sullo status personale del 1959 rappresentava una delle normative più avanzate della regione, stabilendo l’età minima per il matrimonio a 18 anni. La recente modifica rischia di cancellare decenni di progressi, rendendo più difficile per le donne ottenere il divorzio, rivendicare l’affidamento dei figli e tutelare i propri diritti ereditari. Questo cambiamento rappresenta una grave battuta d’arresto nella lotta per l’uguaglianza di genere in Iraq.

Le conseguenze sociali della nuova normativa
Oltre a minacciare il futuro delle bambine irachene, la riforma potrebbe avere effetti negativi su tutta la società irachena. L’aumento delle disparità di genere e le nuove restrizioni alle libertà personali delle donne rischiano di amplificare le ingiustizie sociali. Attivisti per i diritti umani e ONG internazionali stanno portando avanti una dura battaglia per fermare l’entrata in vigore di questa normativa.
Dall’Iraq appelli alla comunità internazionale
Molti esperti chiedono un’azione immediata da parte delle organizzazioni internazionali, esortandole a fare pressione sul governo iracheno per rivedere l’emendamento. Le critiche si concentrano sul pericolo che il matrimonio infantile diventi una pratica sempre più diffusa, con ripercussioni drammatiche per le nuove generazioni.
La battaglia per la tutela dei diritti delle donne e delle bambine in Iraq continua, mentre la comunità nazionale e internazionale cerca di contrastare il ritorno a pratiche che mettono in pericolo la dignità e il futuro di migliaia di minori.
A cura di Martina Russo Leggi anche: Gli over 65 conquistano il mondo: i viaggi più scelti Seguici su Instagram!