I consigli di Vincenzo Mirone per prevenire problemi alla prostata
“I giovani spesso trascurano i disturbi alla prostata, che interessano soprattutto la fascia d’età compresa tra i 20 e i 45 anni. Quando si manifestano sintomi come bruciore all’uretra, eiaculazione precoce o senso di peso endorettale (situazione comune nei ragazzi che studiano e passano molte ore seduti), bisogna agire subito. È necessario individuare il problema e verificare se si tratta di prostatite di origine infiammatoria o infettiva. Questa rappresenta la prima diagnosi da eseguire”. Lo ha spiegato il professor Vincenzo Mirone, esperto urologo e presidente della Fondazione PRO (Prevenzione Ricerca Oncologia), durante il suo intervento a Uno Mattina.
Le cause della prostatite secondo Vincenzo Mirone
Mirone ha sottolineato che molte infezioni alla prostata derivano da batteri che si spostano dal retto. “Per questo motivo, è fondamentale mantenere un intestino in buona salute, evitando condizioni come la stipsi o la diarrea. Inoltre, è altrettanto importante prestare attenzione ai rapporti sessuali, poiché l’uso del profilattico è essenziale per prevenire eventuali infezioni”.
Gli esami consigliati per la diagnosi
Per una corretta diagnosi, Vincenzo Mirone ha indicato due esami principali: il test di Stamey, che prevede l’analisi del liquido prostatico, e l’ecografia transrettale. Questi strumenti diagnostici sono fondamentali per identificare il problema e intervenire tempestivamente.
La prevenzione deve partire presto
“La prevenzione deve cominciare già in età giovanile, perché una prostatite non trattata adeguatamente rischia di diventare cronica”, ha concluso il professor Vincenzo Mirone, ribadendo l’importanza di non ignorare i primi segnali di disagio.
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