Papa Francesco

Papa Francesco prosegue le cure al Policlinico Gemelli

Papa Francesco rimane sotto osservazione presso il Policlinico Gemelli di Roma, dove i medici continuano a monitorare attentamente la sua salute. Da venerdì scorso, il Santo Padre sta affrontando un’infezione polimicrobica alle vie respiratorie, che ha richiesto un adattamento delle cure e un’estensione del periodo di ricovero. La Sala Stampa Vaticana ha confermato che il quadro clinico necessita di attenzione costante e di una terapia mirata per contrastare la presenza di batteri e funghi.

Gli specialisti hanno deciso di modificare il trattamento per contrastare le complicazioni sorte a seguito della bronchite iniziale. Secondo il professor Massimo Andreoni, il cortisone potrebbe aver influito sulla riduzione delle difese immunitarie del Pontefice, favorendo infezioni secondarie. La nuova strategia medica mira a contenere questi problemi e a rafforzare la risposta immunitaria del Santo Padre.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra Papa Francesco

Nonostante la stanchezza fisica, Papa Francesco continua a dimostrare la sua vicinanza ai fedeli. Durante il ricovero, ha compiuto un gesto significativo telefonando alla parrocchia della Sacra Famiglia nella Striscia di Gaza, per esprimere il suo affetto e la sua preoccupazione per la comunità locale. La sua voce, sebbene affaticata, ha portato conforto a sacerdoti e fedeli, confermando il suo impegno costante per le questioni umanitarie.

Il Vaticano ha comunicato ufficialmente che l’udienza generale di mercoledì 19 febbraio non avrà luogo, a causa del necessario prolungamento della degenza. I medici vogliono garantire un recupero completo prima di consentire al Pontefice di riprendere gli impegni pubblici. Al momento non è stata fissata una data per le dimissioni dall’ospedale, ma l’obiettivo resta quello di favorire una guarigione senza rischi.

L’affetto e le preghiere dei fedeli di tutto il mondo accompagnano il cammino di guarigione del Santo Padre. La sua resilienza emerge anche nei momenti più difficili: con una voce provata dalla malattia, continua a essere un faro di speranza per la Chiesa e per il mondo intero. Il tempo necessario per il pieno recupero resta indefinito, ma la sua forza d’animo e la sua fede incrollabile dimostrano che il suo spirito pastorale rimane saldo e determinato.

A cura di Martina Russo

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