By Il legno è la nuova frontiera della terapia per persone con disabilità
Il “Wood Snoezelen” è un progetto che, attraverso il legno, offre nuove possibilità terapeutiche alle persone con gravi disabilità cognitive attraverso ambienti multisensoriali innovativi. In occasione della Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2025, l’Italia presenta ufficialmente questa iniziativa unica nel panorama nazionale ed europeo. La stanza sensoriale utilizza esclusivamente il legno non trattato, materiale naturale che stimola i sensi e favorisce un rilassamento profondo. L’Università Iuav di Venezia guida il progetto coinvolgendo imprese locali, enti pubblici, associazioni e realtà sociali del territorio veneto. La scuola primaria “G. Marconi” di Lozzo Atestino ospita il primo spazio terapeutico sviluppato con criteri architettonici e sensoriali avanzati.
Metodo snoezelen usa il legno come risposta terapeutica avanzata
Il concetto di snoezelen integra l’esplorazione sensoriale con la necessità di rilassamento, proponendo ambienti in cui gli stimoli vengono calibrati per favorire l’inclusione e il benessere. Questa metodologia trova applicazione in molti contesti, sia con bambini in età evolutiva affetti da disturbi dello spettro autistico o ADHD, sia con persone anziane, fornendo benefici documentati dalla comunità scientifica.
L’idea progettuale dell’Università Iuav di Venezia prende forma concreta
Il progetto “Wood Snoezelen – Ambienti multisensoriali in legno per l’assistenza e la riabilitazione di persone con disabilità cognitive gravi e gravissime” viene sviluppato grazie all’impegno del professore Massimo Rossetti e dell’assegnista Agata Tonetti, attraverso un cofinanziamento dell’Ateneo veneziano, della ditta Bozza S.r.l. e del Consorzio Legno Veneto. Importanti collaborazioni con l’associazione La Nostra Famiglia e l’ISRAA ne rafforzano l’impatto scientifico e sociale.
La scelta di un contesto scolastico e il ruolo della comunità
Il team Iuav sceglie di portare questa innovazione in un contesto educativo, individuando nell’Istituto Comprensivo di Lozzo Atestino il luogo adatto, anche grazie al coinvolgimento diretto del dirigente scolastico Alfonso D’Ambrosio. La scuola ospita una struttura capace di essere utilizzata dagli alunni con disabilità ma anche di aprirsi all’intera cittadinanza, favorendo una cultura dell’inclusione.
Il valore terapeutico e ambientale del legno grezzo
La grande peculiarità della stanza risiede nell’uso esclusivo del legno non trattato, un materiale che stimola il tatto, l’olfatto e la percezione visiva. Il legno grezzo rilascia composti naturali volatili che migliorano la qualità dell’aria e il comfort ambientale. Grazie a queste qualità, il materiale diventa un attivatore sensoriale naturale, fondamentale per stimolare la percezione e il rilassamento in maniera armonica e controllata.
Le parole del responsabile scientifico e l’obiettivo della ricerca
Il professore Massimo Rossetti, responsabile del progetto, commenta: “Con questa iniziativa abbiamo esplorato un campo progettuale ancora poco studiato, con l’obiettivo di contribuire attivamente alla qualità della vita delle persone con disabilità. La realizzazione in una scuola moltiplica il valore di questo intervento”.
Le aziende sostenitrici rendono possibile l’iniziativa
La realizzazione della stanza e l’acquisto degli arredi e degli strumenti multisensoriali si concretizzano grazie al supporto di aziende che credono nell’innovazione sociale: Isoclima S.r.l., Fattorie Menesello, Obiettivo Casa, Banca Adria Colli Euganei e Bogoni S.r.l.. Il contributo di queste realtà imprenditoriali dimostra quanto il territorio possa sostenere progetti ad alto impatto sociale.
A cura di Martina Russo
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